Seduction, Stripped Down – Una seduzione per riduzione

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Seduction, Stripped Down – Una seduzione per riduzione

Prada SS22 by Miuccia Prada e Raf Simons

Ad esattamente un anno dall’esordio della co-direzione creativa Miuccia – Raf Simons, il duo si presenta con una collezione che urla “PRADA !”. Scontato? Non proprio: sin dall’inizio della collaborazione in tanti si sono chiesti – ed è stato inevitabile – quanto ci fosse dell’uno e quanto dell’altra. Potremmo andare avanti a ragionare per percentuali ma l’esperienza insegna che è sempre meglio non mischiare i numeri con la moda, anche se ormai di ‘numeri’ sempre si parla, soprattutto nell’onnipotente mondo delle holding.

La novità: doppio show in simultanea per la Spring Summer 22. Si parla ancora di una “coppia”, ma a comporla questa volta sono due città: Milano e Shanghai. Un asse non esattamente inaspettato in quanto le statistiche dimostrano che da qui al 2025 il mercato del lusso, nonostante una progressiva ripresa del turismo, vedrà gli acquisti interni acquisire maggiore rilevanza, causando così il rimpatrio della spesa principalmente in Asia.
Nell’ultimo anno e mezzo il mondo della moda ha dimostrato una grande capacità di reinventarsi, passando dal fisico al digital e successivamente al phylital. Questo show è la dimostrazione di un processo in continua evoluzione che prende insegnamento dal passato, si attua nel presente e lo sfrutta per esplorare nuove frontiere con uno sguardo rivolto al futuro, rompendo ogni barriera.

Raf e Miuccia in questa collezione esplorano dichiaratamente i territori della seduzione e della sessualità espressa attraverso l’abito, giocando sul processo di spogliazione del corpo e sulla citazione di codici dell’abbigliamento femminile passati, ricontestualizzati nel presente attingendo a nuovi significati. Si parla quindi di corsetti, allacciature e stecche metalliche, strascichi, pizzo e doppio raso che se un tempo assecondavano tradizioni costrittive e maschiliste, ad oggi diventano lo strumento stesso della liberazione del corpo. La seduzione degli abiti da sera assume un’eleganza nuova e contemporanea, la pelle nuda gioca un ruolo fondamentale tra le chiusure volutamente sbottonate: con intento provocatorio ci viene raccontata una sessualità irriverente tutta al femminile, che scopre il proprio corpo come meglio crede. La tradizionale concezione di strascico viene sintetizzata in una striscia rettangolare in doppio raso dai colori più sgargianti, un accenno simbolico-concettuale.

Perché questa collezione urla “PRADA !”? È il suo intento a suggerirlo, creando una coerentissima liaison con le collezioni del passato, con la figura di Miuccia stessa e con la sua storia. I temi sollevati dalla stilista infatti hanno sempre acceso un parallelismo rispetto alla sua posizione sociale elitaria nel ‘900: la borghesia, con la quale ha sempre avuto un rapporto tormentato tra l’accettazione e il rifiuto. La Spring Summer 2022 non fa eccezione, in quanto fondamentalmente vengono smontati e riproposti in maniera provocatoria i codici di una moda tradizionale, costrittiva ed elitaria, per non parlare dell’approccio femminista, essendo lei stessa attivista dai tempi dell’università. Miuccia lavora sugli stereotipi femminili da  sempre, sdrammatizzando e contaminando il perbenismo, prendendo in giro la borghesia e portandone a galla i tabù. Come le allacciature aperte dei corsetti, gli “errori” nell’abbigliamento non sono nuovi nelle collezioni Prada: si sono sempre visti look di provenienza borghese ma con un savoir-faire dismesso. Nella Fall Winter maschile del 2007, la stilista aveva lavorato in maniera analoga lavorando con i codici della moda femminile ma apportandoli a quella maschile: l’escamotage era stato quello di trasferire tutte le chiusure dell’abito maschile sul retro, come il reggiseno o in generale i capi femminili che sono sempre più difficili da indossare e per i quali serve un aiuto.

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